“How healthcare workers reacted to the different COVID-19 waves: An Italian survey” questo il titolo della nostra ultima pubblicazione scientifica, che raccoglie i frutti di una survey condotta a livello nazionale, sugli effetti della pandemia da Covid-19 nelle varie radiologie italiane durante le differenti ondate.
Questo lavoro è stato realizzato in sinergia tra alcune delle associazioni di primo livello e gruppi di lavoro italiani dei Tecnici di radiologia, quali: AITeRTC (Associazione Italiana Tecnici di Radiologia in TC), ASIMS (Associazione Scienze dell’Imaging e Management Sanitario), AITASIT (Associazione Italiana Amministratori di Sistema e Telemedicina), GReSS (Gruppo Gestione del Rischio e Sicurezza in Sanità), con il patrocinio di FASTeR (Federazione delle Associazioni Scientifiche dei Tecnici di Radiologia).

Il suddetto lavoro si pone in continuità con un altro studio, che ha investigato l’impatto della pandemia da Covid-19 durante la sua prima fase. Da quest’ultimo, gli autori hanno proposto investigato ulteriormente sulle modalità con le quali i servizi di radiologia abbiano affrontato le diverse ondate pandemiche, in termini di percorsi e procedure diagnostiche, gestione del rischio e della sicurezza degli operatori e dei pazienti, gestione degli esami di pronto soccorso e di follow-up, gestione degli esami di screening, i protocolli di acquisizione usati in TC e radiologia convenzionale, l’impiego dell’Intelligenza Artificiale e un’analisi di stress e burn out degli operatori.
Il lavoro ha mostrato come le strutture pubbliche siano apparse maggiormente preparate da un punto di vista organizzativo rispetto a quelle private, poiché le prime hanno una maggiore esperienza nella gestione delle malattie infettive. L’implementazione di percorsi diagnostici Covid-19 e di personale debitamente formato dedicati sono strategie applicate nella maggior parte delle strutture indagate, mentre non è sempre stato possibile riprogrammare gli esami radiologici prenotati durante la prima ondate.