
Scappatura G., Siclari S., Costarella D., Malara S., Festa D.
Introduzione/Background:
L’angio-TC è una tecnica di imaging per studiare la vascolarizzazione. La scelta della vena per l’iniezione del mezzo di contrasto è cruciale per garantire immagini di alta qualità e ridurre il tempo di acquisizione. Le vene basilica e cefalica presentano importanti differenze anatomiche.
Obiettivi/Scopo:
Confrontare l’efficacia dell’iniezione del mezzo di contrasto nelle vene cefalica e basilica, considerando le loro differenze anatomiche, per stabilire la strategia ottimale per migliorare la precisione diagnostica e la velocità di flusso del mezzo di contrasto in angio-TC.
Materiali e Metodi:
Studio retrospettivo su un campione equilibrato di pazienti di entrambi i sessi sottoposti ad angio-TC. Le immagini ottenute sono state analizzate confrontando l’iniezione del mezzo di contrasto sia nella vena cefalica che in quella basilica.
Risultati:
La vena basilica, situata medialmente, si connette direttamente con la vena omerale, ascellare, succlavia e infine con il tronco anonimo che raggiunge l’atrio destro. Essa offre un percorso venoso diretto e privo di valvole, facilitando il flusso rapido del mezzo di contrasto. La vena cefalica ha un decorso laterale, presenta valvole che possono rallentare il flusso e si unisce alla vena succlavia in maniera non diretta, ma ad angolo retto. I risultati mostrano che l’iniezione nella vena basilica porta a immagini di migliore qualità e a tempi di acquisizione più brevi rispetto all’iniezione nella vena cefalica.
Conclusioni:
L’iniezione nella vena basilica garantisce immagini migliori e tempi di acquisizione più brevi rispetto alla vena cefalica. Per angio-TC dei tronchi sovraortici e aorta toracica, l’iniezione nel braccio destro riduce gli artefatti dovuti all’iperconcentrazione nel tronco anonimo, migliorando l’accuratezza diagnostica e rendendo questa pratica raccomandabile.
