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No calibrazione, no party

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(@alessandrotombolesi)
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Questo è quello che succede se ti dimentichi di fare la calibrazione giornaliera su Siemens GoTop.

Però al di là di questi errori vorrei chiedere agli esperti di risk management, un esame "da rifare" come questo, può essere imputato alla negligenza del TSRM?


   
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(@alessandrotombolesi)
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CB:

A mio avviso dipende: se la procedura definita dalla ditta prevede una calibrazione giornaliera e la stessa si prevede (da procedura interna) che venga svolta al mattino e non é stata fatta (la macchina la registra) allora SI!! Se la calibrazione invece é stata regolarmente eseguita e per motivazioni non prevedibili (cali di tensione non rilevabili o altro) l’esame viene artefattato allora NO!!


   
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(@alessandrotombolesi)
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MV:

noi siamo in 70 . Deve esserci anche del tsrm le capacità del controllo di qualità. Se no sai quante scuole di cento


   
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(@alessandrotombolesi)
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CB:

Anche noi siamo in 70 ma se la calibrazione viene fatta e a un certo punto un esame viene con artefatto mica può essere colpa del collega che é in diagnostica (se l’artefatto é dovuta da perdita della calibrazione)…


   
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(@alessandrotombolesi)
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In effetti la perdita di calibrazione non può essere imputabile all’azione di una singola persona


   
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(@alessandrotombolesi)
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CB:

Se ci sono delle procedure e vengono rispettate non si può imputare di negligenza!! Diverso sarebbe invece se a seguito di una perdita di calibrazione un esame con artefatto non venisse riconosciuto e si andasse avanti a lavorare con lo stesso artefatto presente…imperizia??????


   
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(@alessandrotombolesi)
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AS:

Mi intrometto nella discussione: le tc di oggi hanno tutte un banco di detettori a stato solido.
I 1000 vantaggi di questi detettori sono innegabili, ma qualcosa a cui prestare attenzione c’è sempre. Vediamo:
Calibrazione in aria, andrebbe fatta regolarmente secondo le indicazioni del costruttore. Ma non andrebbe fatta la mattina a macchina appena accesa, perché non la vado a calibrare nelle reali condizioni di esercizio. Sarebbe meglio calibrare dopo aver lavorato un po’ per esempio al cambio turno.
La temperatura in sala gantry. I detettori a stato solido cambiano la loro risposta al variare della temperatura ambiente. Rispetto al passato la tecnologia è migliorata molto, attualmente si gestisce abbastanza bene una variazione di 3gradi C in un ora di tempo. Però se esegui la calibrazione in aria con la temperatura in sala gantry a 18 gradi e poi per un malfunzionamento del condizionatore dopo un po di esami arrivi a 25 gradi l’artefatto può comparire.
Infine una frequente malpractice spesso indesiderata, e’ di fare le calibrazioni in aria con qualcosa nel piano di scansione che non è aria. Dal poggiatesta al pezzetto di carta / stoffa che sporge dal tavolo, la lista è lunga.


   
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(@alessandrotombolesi)
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CB:

Tutto giustissimo…ma siamo onesti…la maggior parte dei nostri colleghi conosce i vantaggi dei detettori allo stato solido e le accortezze da adottare? La risposta é NO!! Soluzione?? Procedure chiare e semplici!! Chi non le rispetta ne paga le conseguenze!! Non importa che sappiano perché visto che nemmeno se lo chiedono…🤣🤣🤣


   
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