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Snowball Effect

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(@marcknick)
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AS:

Quella che vedete può sembrare una immagine delle tante di una fase tardiva urografica, dato che la vescica è piena di mezzo di contrasto. In verità i tempi e la modalità in cui essa è stata acquisita non sono urografici, sono a 7’ dall’iniezione del bolo e la quantità di mdc è di 1.2 pro kg.

La vescica però come potete notare appare nonostante tutto quasi del tutto contrastata. Tutto questo è reso possibile grazie a quello che viene definito “snowball effect”, ovvero l’effetto palla di neve tipico dei souvenir di vetro con la neve i quali, una volta agitati o capovolti riversano lentamente la neve al suo intero a caduta sulla base della palla. Stessa cosa accade nella vescica in presenza del mezzo di contrasto.
La tecnica è la seguente. Terminata la fase venosa si pone il paziente sul lettino in posizione prona (la pozione prona va ricordato che agevola il flusso del mdc verso la vescica dato che in questa posizione si trova più in basso rispetto ai reni). Verso l’arrivo dei 7’ si chiede al paziente di riposizionarsi in posizione supina e immediatamente si esegue la scansione. Nell’acquisizione la vescica apparirà tutta contrastata per il fatto che il mdc, per via della sua viscosità, tende a posarsi lentante nella superficie dorsale della vescica (effetto palla di neve) andando a impregnare le pareti della vescica.

Questa tecnica risulta utile in caso di ottimizzazione di mdc (e del tempo) nella patologia oncologica della parete vescicale.
Conditio sine qua non: avere una equipe compiacente e un paziente collaborante. Allungare leggermente la lunghezza della scansione, durante la rotazione su se stesso il paziente potrebbe portarsi al di fuori dei riferimenti della scout.

This topic was modified 5 months ago by Marco Nicolò

   
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(@marcknick)
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CB:

in caso di ottimizzazione di mdc (e del tempo) nella patologia oncologica della parete vescicale.
Conditio sine qua non.
Avere una equipe compiacente e un paziente collaborante. Allungare leggermente la lunghezza della scansione, durante la rotazione su se stesso il paziente potrebbe portarsi al di fuori dei riferimenti della scout.


   
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(@marcknick)
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MV:

in caso di ottimizzazione di mdc (e del tempo) nella patologia oncologica della parete vescicale.
Conditio sine qua non.
Avere una equipe compiacente e un paziente collaborante. Allungare leggermente la lunghezza della scansione, durante la rotazione su se stesso il paziente potrebbe portarsi al di fuori dei riferimenti della scout.


   
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(@marcknick)
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AF

veramente in questi casi in geneere si fa il lasix, e si ha tutto quello che si deve avere. Inoltre mi chiedono come gestiscono il fatto che il pa che si muove. Rifate la scout?

 


   
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(@marcknick)
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AS:

Premesso che la patologia oncologica ureterale è poco frequente (ma ciò non toglie che gli ureteri non debbano non essere studiati), questo tipo di tecnica come scritto è stata eseguita su paziente con patologia vescicale nota. Non era un primo controllo.

 


   
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(@tc-auto-bot)
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AS:

La scansione va fatta partire appena il paziente ritorna in posizione supina


   
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(@tc-auto-bot)
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CB:

Perché altrimenti si perde l’effetto snowball?


   
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(@tc-auto-bot)
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AS:

Esattamente. Ho altri casi in cui per non essere stato celere non ho ottenuto la visualizzazione della vescica piena.


   
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(@tc-auto-bot)
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CC:

Perché se no mdc si deposita in basso e vescica anteriore resta poco visualizzabile?


   
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(@tc-auto-bot)
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CB:

Ok, ora è chiaro.


   
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(@tc-auto-bot)
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AS:

L'effetto snowball non dura nemmeno un minuto. Provatelo.


   
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(@tc-auto-bot)
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CC:

Nei casi in cui non si è celeri e non si ha la visualizzazione della vescica piena, le vesciche erano state state svuotate prima della scout? Eventuali lesioni valutate anche in venosa come localizzazione?!


   
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(@tc-auto-bot)
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AS:

Non era stata fatta alcuna preparazione, dunque presuppongo che non fossero del tutto svuotate. 

Sulla seconda domanda la risposta è sì. Nella fase tardiva della patologia vescicale si studia se la lesione è nella parete esterna o interna. Per questo è sufficiente “dipingere” la parete e non riempire di contrasto la vescica.


   
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(@tc-auto-bot)
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CC:

Se da una parte svuotarla completamente collabisce le pareti e non permetterebbe una buona valutazione in fase venosa delle pareti distese, credo che invitare a svuotare “parzialmente” (non facile lo so) la vescica permetterebbe all’effetto snowball di durare più dei 60secondi canonici (oltre a ridurre il rischio di avere parete anteriore non opacizzata nelle tecniche uro standard).


   
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